La prima Data Expedition italiana di OKFN Italia e ISTAT @DataLab Censimenti a Bologna

Durante OKCon 2013  il 19 settembre all’Università di Ginevra ho avuto la possibllità di prendere parte al workshop Learn how to run your data expedition con i fantastici mentori di School of data. IMG_0841L’iniziativa che da qualche tempo lo staff di Open Knowledge Foundation porta in giro per il mondo si è rivelata estremamente di successo grazie all’adozione di un format flessibile ma ben strutturato in cui i partecipanti in possesso di diverse competenze hanno l’opportunità di lavorare in gruppo a partire da un specifico set di dati messo a disposizione dai tutor per approfondire un tema e sviluppare una storia. La formula di School of Data senza dubbio è particolarmente divertente e produttiva in termini di risultati finali e non richiede prerequisiti particolari da parte di chi partecipa e invita e promuove il riutilizzo dei dati. Questa è infatti la missione primaria di chi si avventura in una data expedition. Cinque le figure che servono in una squadra per portare a termine una “spedizione”: storyteller, scout/esploratore, analista, progettista, designer. Dopo quell’esperienza alla fine di ottobre abbiamo avuto l’occasione di sperimentare finalmente questo format entusiasmante in Italia,  a Bologna, durante la SmartCityExhibition 2013, nell’ambito del DataLab Censimenti organizzato da ISTAT in collaborazione con il local chapter di Open Knowledge Foundation e il supporto di ForumPA.

IMG_0914La nostra missione era riutilizzare i dati del Censimento Industria e servizi e del Censimento Istituzioni no profit 2011. Il team di mentori e facilitatori composta da chi vi scrive, Marco Montanari e Milena Marin di School of Data in collegamento da San Paolo del Brasile, si è avvalso dell’ausilio di due giovani ricercatrici ISTAT, Chiara Orsini e Daniela De Francesco che ci hanno offerto dettagli sui dati presenti nel datawarehouse di ISTAT, e hanno risposto alle domande e curiosità dei vari gruppi durante le tre ore di workshop. IMG_0917

RISULTATI 

I risultati della data expedition sono stati interessanti. Qui trovate un piccolo riassunto dei lavori finali che i gruppi hanno presentato:

IMG_0906Gruppo 1: ricerca sul numero di addetti impiegati nel no profit suddivisi per aree territoriali per tipologia di settore. I risultati sono stati presentati da Paola e Luciano.

 

IMG_0901Gruppo 2: il secondo gruppo, composto da Luca, Luigi e Paola Liliana ha elaborato i dati disponibili sulle industrie manifatturiere, calcolando la variazione delle quote di addetti nell’arco del decennio 2001-2011.

Gruppo 3: Il terzo gruppo era partito ambiziosamente, confrontando il Censimento istituzioni no profit e imprese 2011 e 2001 alfine di calcolare l’evoluzione dell’occupazione nel settore sanitario e nei servizi sociali, elaborando le differenze tra gli addetti del no profit impiegati in tali attività e i dipendenti, per passare successivamente in corsa ad un seconda missione: l’analisi del confronto tra Censimento 2011 e 2001 delle imprese, procedendo con un confronto per aree geografiche.  I risultati di questa data expedition sono stati molto interessanti: Andrea Nelson e compagni prendendo le venti regioni italiani hanno osservato dove ci fossero stati gli aumenti maggiori. Nelle poche regioni in cui ci sono state delle diminuzioni in termini di addetti si è visto che il Piemonte ha perso circa 80mila addetti in dieci anni, naturalmente concentrate su FIAT Torino, mentre il Lazio ha guadagnato quasi mezzo milione di addetti, ma in questo caso si parla di sedi madri delle imprese e non di addetti per unità locale. Dunque considerando che molte sedi madri sono collocate a Roma mentre le unità locali sono sparse sul territorio nazionale, il dato sul Lazio risulta assolutamente sovradimensionato.IMG_0902

L’analisi dei dati sulle imprese per settori di attività economica ha confermato che in dieci anni l’attività manifatturiera ha perso circa un milione di addetti, si registra un aumento di entità considerevole di alcune attività nei servizi soprattutto nella ristorazione e albergaggio cresciuti di 400mila unità e una crescita in sanità di 150mila unità mentre in attività professionale scientifica di 240mila e attività di supporto alle imprese di quasi 300mila. Dopo aver deciso di “esplodere” le attiviità manufatturiere nelle sottosezioni si è osservato che sono quasi tutte sono in perdita, perdite considerevoli si regitrano nei seguenti settori: meccanico, abbigliamento, prodotti in metallo, industrie tessile. In controtendenza leggera e in valori assoluti la fabbricazione di macchinari e apparecchiature, per esempio il packaging a Bologna. Il dato dell’evoluzione dell’occupazione dal lavoro manifatturiero verso i servizi segnala un “ammodernamento” della forza lavoro italiana,  ma la grande crisi nel settore dell’auto viene confermata dai dati ISTAT e inoltre non viene compensata dal ricollocamento di questi lavoratori nel settore dei servizi.

IMG_0908Gruppo 4: Il quarto gruppo di Matteo ha presentato un lavoro su “Possibili problematiche contrattuali nell’evoluzione del terzo settore – Il caso del settore sanitario” e ci ha spiegato come fosse il rapporto sia dimensionale dal 2001 al 2011 delle associazioni e aziende che operano nel settore, sia il rapporto tra volontari e dipendenti e all’interno dei dipendenti capire quale tipo di contratto fosse quello principale e soprattutto quali problematiche questo potesse aprire.

Qui trovate un po’ di galleria immagini:

 

 

IMG_0909IMG_0915 I commenti finali dei partecipanti sono stati molti incoraggianti. Paola ha dichiarato di essere riuscita con successo a estrarre un file csv dal datawarehouse ISTAT, elaborare e creare un istogramma con l’aiuto dell’analista che faceva parte del suo team, Luciano. Luca Corsato ha sottolineato l’importanza della miscela di competenze alla base dei gruppi di lavoro nella data expedition ringraziando Luigi Bidoia, uno dei partecipanti che ci ha presentato nel frattempo uda.studiabo.it portale che lui stesso ha sviluppato con l’obiettivo di aiutare gli export manager a leggere i dati sui flussi di commercio estero, fondamentali per conoscere l’evoluzione dei vari mercati.

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Da partecipante a Ginevra a facilitatrice a Bologna per me il passo è stato breve e soprattutto stiamo programmando di ripetere l’esperimento al più presto, partendo da altri dataset, all’insegna del motto di School of data:

 

Un ringraziamento speciale a ISTAT, Vincenzo Patruno e Forum PA che ha dato la possibilità a OKFN Italy di realizzare questa data expedition. Per informazioni scriveteci o seguite il nostro account Twitter @OKFNItaly