Ci si chiedeva “come mai non si ottengono risultati”
Ci si chiedeva “come mai non si ottengono risultati”. Ci si chiede perché il movimentismo rumoreggia forte ma ottiene poco. In attesa di scoprire quali possano essere le risposte definitive, noi sperimentiamo se è ancora valido il concetto di l’unione fa la forza. Il progetto #beniculturaliaperti si fonde in #invasionidigitali.
Nell’era di tutti connessi
Nell’era di tutti connessi si ipotizza che il network possa essere contemporaneamente garanzia di individualismo e comunità, ma come sempre i concetti richiedono l’applicazione e questa deve tener conto dei contesti e delle persone. InvasioniDigitali sono innanzittuto persone che hanno trovato il modo di rappresentarsi in un’azione ovvero l’occupazione fisica dei luoghi. #beniculturaliaperti si è rappresentato in un concetto che considera i dati dell’arte un elemento fondante di conservazione, ricerca scientifica, evoluzione professionale. Quindi i due progetti sono assolutamente complementari: perché non fondersi?
Oggi siamo davvero felici di darvi questa notizia!
Oggi siamo davvero felici di darvi questa notizia! Per questo #invasionidigitali e #beniculturaliaperti sono lieti di annunciare la loro fusione in un’unica invasione: allegramente come si è sempre fatto entreremo nei luoghi che abbiamo ereditato e che vogliamo vivere in ogni loro aspetto. Quello in cui crediamo lo trovate nel nostro manifesto “rinforzato”, mentre il motivo che ci ha spinto a convolare a giusta unione è presto detto: quando si hanno intenti comuni è fondamentale unire le forze e concentrarsi sull’obiettivo. Noi invadiamo e sappiamo che solo la forza d’urto della banda può portare trasformazione e quindi siamo disinteressati al chi e ci concentriamo sul quanti e come, perché la forza non sta nei nomi ma nella condivisione delle idee, degli obiettivi, del divertimento e siamo pronti ad abbracciare chiunque voglia venire a fare con-fusione con noi!
Il Manifesto: Crediamo che
Il Manifesto: Crediamo che l’applicazione al settore dei beni culturali delle nuove forme di comunicazione partecipata e della multimedialità, sia da considerare una occasione irrinunciabile per garantire la trasformazione delle istituzioni culturali in piattaforme aperte di divulgazione, scambio e produzione di valore, in grado di consentire una comunicazione attiva con il proprio pubblico, e una fruizione del patrimonio culturale priva di confini geografici e proiettata verso un futuro nel quale la condivisione e il modello dell’open access saranno sempre maggiori.
Crediamo in nuove forme di conversazione e divulgazione del patrimonio artistico non più autoritarie, conservatrici, ma aperte, libere, accoglienti ed innovative.
Crediamo in un nuovo rapporto fra il museo e il visitatore basato sulla partecipazione di quest’ultimo alla produzione, creazione e valorizzazione della cultura attraverso la condivisione di dati e immagini.
Crediamo che il riuso dei dati e delle immagini dell’arte attraverso le piattaforme che mettono in connessione fra loro visitatori, esperti, studiosi, appassionati, possa attivare la produzione di contenuti personali UGC (User Generated Content), a beneficio di processi co-creativi di valore culturale ed economico per tutti.
Crediamo in nuove esperienze di visita dei siti culturali, non più passive, ma attive, dove la conoscenza non viene solo trasmessa ma anche costruita, dove il visitatore è coinvolto ed è in grado di produrre egli stesso forme d’arte.
Crediamo che internet ed i social media siano una grande opportunità per la comunicazione culturale, un modo per coinvolgere nuovi soggetti, abbattere ogni tipo di barriere, e favorire ulteriormente la creazione, la condivisione, la diffusione e valorizzazione del nostro patrimonio artistico.
Crediamo che Internet sia in grado di innescare nuove modalità di gestione, conservazione, tutela, comunicazione e valorizzazione delle nostre risorse.
Crediamo nella semplificazione delle norme per l’accesso e riuso dei dati dei Beni Culturali per incentivarne la digitalizzazione.
Crediamo nella necessità di confronto fra tutti gli attori dei beni culturali perché le idee non rimangano isolate ma possano circolare e ispirare altri a migliorarle e renderle operative perché solo dallo scambio di conoscenze deriva altra conoscenza. Siamo convinti che questo scambio non debba limitarsi ai confini di un paese ma possa, e debba, essere internazionale.
Crediamo che l’Arte diventi Conoscenza quando viene condivisa
#Liberiamolacultura
immagine: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/f/f4/Incontro_di_leone_magno_e_attila_01.jpg