Quando Formez ha rilasciato la version beta della Italian Open Data License nello scorso autunno, da più parti (in primis Open Knowledge Foundation) si è segnalato con chiarezza che la licenza non era affatto open, per varie ragioni. La principale problematica era rappresentata dalla restrizione all’uso commerciale dei dati rilasciati sotto tale licenza (fortunatamente, trattandosi di una beta, non è stata utilizzata).
Il secondo problema macroscopico era l’erronea indicazione di compatibilità con “Creative Commons 2.5” e “Open Data Commons”: come è noto, senza una specificazione di quale licenza tra le diverse offerte dalle due iniziative, tale indicazione sarebbe rimasta priva di fondamento.
A seguito di queste segnalazioni, si è formato un gruppo di lavoro con il compito di procedere alla revisione della licenza in base ai problemi evidenziati.
Ulteriori problemi sono stati in seguito individuati da Marco Ciurcina, nella terminologia non standard che non rimandava correttamente alla disciplina del diritto d’autore, in particolare dei diritti sui generis del creatore della banca di dati.
Anche questi problemi sono stati risolti, ed è ora stata pubblicata la IODL 1.0, che si caratterizza per:
- essere una licenza Share-Alike (è necessario mantenere i lavori derivati sotto la stessa licenza o una delle licenze compatibili)
- essere compatibile (a senso unico) sia con ODbL sia con CC-BY-SA 3.0
- essere rivolta principalmente alla Pubblica Amministrazione
Contiamo ora su questa licenza come uno strumento in più a disposizione delle amministrazioni che decideranno di rilasciare i propri dati per il riutilizzo.