Open Data, Open Knowledge

Quello che segue è un telegrafico riassunto del seminario “Open Data – Open Knowledge. Nuovi scenari per la condivisione dei dati territoriali e ambientali in Italia” che si è tenuto il 12 aprile 2011 allo IUAV di Venezia, organizzato da Stefano Menegon.

Il mio intervento è stato di carattere generalista, ho provato a spiegare per quali (tanti, diversi) motivi si è arrivati a parlare di open data, nel mondo e in Italia. Ho fatto vedere esempi di buone pratiche nella condivisione dei dati pubblici, concentrandomi più sugli aspetti “sociali” che non tecnici (ad esempio l’importanza di una policy “open by default”), affrontando anche le possibili criticità. Ho anche cercato di far capire come open data abbia un senso compiuto solo come sottoinsieme di open knowledge ‒ e mi sembra che proprio su questo molti dei partecipanti abbiano trovato un punto di  convergenza anche alla luce dell’intervento di Marco Ciurcina.

Marco Ciurcina ha per l’appunto tenuto un bellissimo intervento sulla storia delle licenze libere, a partire da quelle ormai mature del software fino alle “bambine” per i dati, passando per le Creative Commons. Ha illustrato i punti salienti di varie normative (in particolare, Legge sul diritto d’autore e Codice dell’Amministrazione Digitale) e come di fatto le amministrazioni abbiano da questo punto di vista tutti gli strumenti necessari per pubblicare open data.

La discussione purtroppo non è stata lunga come avremmo voluto ma comunque ha affrontato argomenti interessanti (e già in parte familiari a chi si occupa di open data da più tempo) come:

  • problemi dell’approccio agli open data come semplice strumento di trasparenza, invece che come infrastruttura sociale ed economica
  • diritti d’autore e connessi sulle immagini fotografiche [discussione proseguita in effetti anche a pranzo in Campo S. Margherita]

Ringrazio Stefano Menegon per avere organizzato questa giornata. Venezia mi è parsa un centro molto “ricettivo” su questo tema e spero che la prossima volta si possa parlare direttamente di quello che è stato fatto con i dati liberati.