Dove vanno i nostri soldi?

Questo articolo è di Jonathan Gray, Community Coordinator della Open Knowledge Foundation.

Nelle ultime 48 ore sono stato interamente occupato a caricare 12 anni di spesa pubblica italiana sulla piattaforma di Open Spending. Questo articolo parla del progetto e di come siamo arrivati a presentare questa iniziativa.

Il progetto è stato realizzato da Stefano CostaFriedrich LindenbergLuca NicotraAngelo CentiniElena Donnari, Diego Galli, e molte altre persone di passaggio al Festival internazionale del Giornalismo di Perugia (dove ho parlato sabato scorso).

Se siete interessati ai dati sulla spesa pubblica nella vostra regione o comune, o volete comunque partecipare al progetto Open Spending, potete presentarvi sulla nostra lista di discussione wdmmg-discuss e iniziare a collaborare con noi!

Dove vanno i nostri soldi?

Cos’è questo progetto?

La visualizzazione della spesa pubblica italiana all’interno del progetto Open Spending dell’Open Knowledge Foundation.

Cos’è il progetto Open Spending?

Il progetto Open Spending mira a rendere piu’ semplice per il pubblico esplorare e comprendere la spesa pubblica. Deriva dal progetto Where Does My Money Go? un progetto vincitori di premi che permette di vedere come sono spesi i fondi pubblici della Gran Bretagna. Open Spending in questo momento sta lavorando con gruppi ed individui in più di 20 paesi per realizzare un database internazione sulla spesa pubblica.

Qual’è la storia del progetto italiano di Open Spending?

Un piccolo gruppo di sviluppatori, giornalisti, impiegati pubblici e altri hanno collaborato a caricare i dati italiani in una piattaforma in una maratona di 48 ore, iniziando al Festival Internazionale di Perugia, e finendo ad una conferenza sulla trasparenza e il governo aperto a Roma.

Dove sarà presentato il progetto?

Il progetto sarà lanciato in una importante conferenza sull’Open Government intitolata “La Politica della Trasparenza e dei Dati Aperti” ospitata dal parlamento italiano a Roma il 19 Aprile. Un evento che radunerà giornalisti, politici, sviluppatori, imprenditori, accademici, organizzazioni della società civile, e rappresentanti del settore pubblico, per discutere del futuro dell’Open Government e dei dati aperti in Italia.

Come sono prodotti i dati sui conti pubblici italiani?

Ci sono tre diversi livelli di governo in Italia: (i) le amministrazioni centrali (ii) le amministrazioni regionali (20 regioni e 2 provincie autonome) e (iii) le amministrazioni locali (oltre 8000 comuni, oltre 100 province e comunità montane).

I documenti di spesa sono prodotti da ognuno dei livelli di governo e sono pubblicati sui siti istituzionali delle varie amministrazioni centrali e locali.

Tali documenti e dati vengono aggregati, analizzati e ripubblicati da molte differenti amminsitrazioni per diveri scopi.

Da dove provengono i dati?

I dati provengono dal progetto Conti Pubblici Territoriali[6]. I dati sono già online su un sito dedicato, dove vengono aggiornati annualmente. Potete trovare questi dati qui.

Cosa sono i Conti Pubblici Territoriali?

Il progetto Conti Pubblici Territoriali (CPT) fornisce una visione d’insieme delle spese di tutti questi livelli di governo, e consolida i flussi di spesa tra questi diversi livelli per fornire un’immagine consistente e secondo una classificazione armonizzata della spesa pubblica italiana.

Questo lavoro è svolto da una unità basata al Dipartimento dello Sviluppo e della Coesione Economica, che è supportato da 21 unità regionali.

Che periodo coprono i dati?

I dati coprono attualmente il periodo dal 1996 al 2008.

Quanto sono granulari i dati?

Per spiegarlo con un esempio: i dati non forniscono dettagli su quanti computer siano stati acquistati per una scuola, o quanto costi ciascuno di essi. Ma diranno quanto viene speso per il personale, per il materiale di supporto all’educazione, o per la costruzione e la manutenzione nel settore scolastico in una data regione, e per ogni livello di governo.